Protezione solare: il consiglio del farmacista

Indice dell'articolo

Il sole non va demonizzato. Se preso in modo corretto, con l’utilizzo di prodotti solari, fa bene poiché aumenta l’apporto di vitamina D, quindi, previene l’osteoporosi, incrementa il rilascio di endorfine mettendoci di buon umore, dona un aspetto fresco e rilassato.

Come centro di prevenzione, la farmacia ha il compito di educare i clienti-pazienti ad un corretto comportamento per quanto riguarda l’esposizione al sole, al fine di combattere non solo l’invecchiamento cutaneo, ma anche vere e proprie patologie.

Il consiglio del farmacista: la fase di check-up

Per consigliare correttamente i prodotti per la protezione solare, è necessario partire da un accurato check-up della pelle e del fototipo, delle abitudini di esposizione e dello stile di vita.
Il consiglio a 360° comprende prodotti cosmetici e integratori per la protezione della pelle e dei capelli, per l’idratazione dopo sole e per difendere gli occhi.

Il farmacista deve essere in grado di valutare a occhio nudo o tramite apparecchi le problematiche cutanee e informarsi sulle abitudini di esposizione al sole per poter prescrivere un trattamento di protezione solare personalizzato.

Occorre valutare innanzitutto il fototipo, ovvero il colore della pelle, degli occhi, dei capelli.
La quantità di melanina presente naturalmente è di per sé già un fattore protettivo, ma non sufficiente.

Nel corso del check-up cutaneo con la microcamera è importante verificare la presenza di:
• couperose/capillari in superficie;
• macchie di pigmentazione, discromie, nei;
• herpes labiale;
• acne, brufoli, impurità della pelle;
 • cicatrici o patologie della pelle perché l’esposizione ai raggi Uva/Uvb/Ir può aggravare notevolmente queste problematiche;
 • eritema solare;
• fotosensibilizzazioni (luciti e intolleranze solari)

Il protocollo di consiglio

Il protocollo di consiglio comprende prodotti indispensabili per la protezione solare e complementi che possono essere abbinati in base al check-up effettuato.

Protezione solare: i prodotti cosmetici per proteggere viso, corpo e labbra

Ogni marca mette a disposizione un’ampia gamma di prodotti solari che si diversificano per:

filtri Uv: sostanze che hanno la capacità di filtrare i raggi ultravioletti dannosi, contrastandone gli effetti nocivi.
Si distinguono in due tipi di filtri: chimici/organici e fisici/minerali/inorganici.

 • fattore di protezione solare Spf (Sun protection factor) o Ip (Indice di protezione) che misura il livello di protezione del prodotto contro gli Uvb. Può essere alto per pelle con problematiche di tollerabilità ed esposizione intensa, medio per pelle normale ed esposizione non eccessiva, basso per i casi in cui la pelle è già abbronzata.
Misura il livello di protezione del prodotto contro l’eritema solare ed è calcolato con un metodo standardizzato.
Il Spf è calcolato misurando il rapporto tra la minima dose eritematogena (Med) su pelle protetta con 2 mg di prodotto solare/cm2 e la Med su una pelle priva di protezione.
La minima dose eritematogena per pelle protetta è definita come la quantità di energia radiante richiesta per produrre un rossore inequivocabile: Spf = Med pelle protetta/Med pelle non protetta.
Per prevenire l’insorgere di errori di valutazione, l’associazione europea delle industrie cosmetiche (Colipa) ha proposto di indicare il fattore di protezione in base a una scala di giudizio.

fattore di protezione Uva: misura il livello di protezione del prodotto contro gli Uva.
È calcolato con metodi oggi non standardizzati (indicati come Ppd, Persistent pigment darkening, o Pa, protezione Uva). Il procedimento di calcolo dell’indice Uva è simile a quello visto per la determinazione del Spf, solo che si va a leggere l’intensità della pigmentazione ottenuta (effetto Meierosky ovvero la capacità delle radiazioni Uva di imbrunire la melanina già presente nella cute. Si tratta di un effetto di breve durata, circa 48 ore).
Il Ppd viene espresso numericamente, mentre il Pa attraverso il simbolo +. Per esempio:
– solare a protezione Uva bassa – Ppd da 2 a 4 o Pa +;
– solare a protezione Uva media – Ppd da 4 a 8 o Pa ++;
– solare a protezione Uva alta – Ppd da 8 a 16 o Pa +++;
– solare a protezione Uva molto alta – Ppd 16 o superiore o Pa ++++.
La protezione dai raggi Uva deve essere almeno 1/3 della protezione Uvb e certificata dal simbolo UVA.

texture: gel, crema, latte, spray, olio, stick. Occorre scegliere la consistenza del solare in base al tipo di pelle e alla zona di applicazione (viso, corpo, labbra). Diverse sono le esigenze di uomini e donne, anche in base all’attività sportiva svolta. L’entità della protezione dipende anche dallo spessore di cosmetico applicato;

resistenza all’acqua: viene data da polimeri presenti nella formulazione, che garantiscono la formazione di un film stabile di filtri solari sulla pelle anche quando questa è esposta all’acqua.
L’efficacia del Spf rimasto dopo il bagno deve essere > 50% Spf prima del bagno, per prodotti “resistenti all’acqua” dopo 2 immersioni in piscina di 20 minuti, T° acqua 29 C°+2, e per prodotti “molto resistenti all’acqua”: dopo 2 immersioni in piscina di 40 minuti.

Scopri il corso ECM “Dermocosmesi il consiglio in farmacia”

Questo articolo è tratto dal modulo 5 del corso ECM “Dermocosmesi il consiglio in farmacia” di Gabriella Daporto.
Il corso attraverso lo studio di casi pratici permette di conoscere e saper gestire il reparto nutri-cosmetico della farmacia, potenziando il consiglio qualificato, passando così dal sapere al saper fare e al saper essere un punto di riferimento per i propri clienti.


Protezione solare: il consiglio del farmacista - Ultima modifica: 2023-07-25T12:11:44+02:00 da Gaia Parisi

Articoli
correlati

Nell’era digitale odierna, il digital marketing e i social…
Che cos’è l’aromaterapia? In quale modo l’aromaterapia può essere…