Igiene del neonato: focus sul trattamento del moncone ombelicale

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L’ampia gamma di prodotti per l’igiene del bambino disponibile nella Farmacia di comunità e la consistente documentazione scientifica e aggiornamenti a disposizione permettono facilmente di risolvere la maggior parte delle problematiche. Per questo motivo, è importante affrontare in particolare l’igiene del moncone ombelicale del neonato, talvolta sottovalutato e trascurato.

L’igiene del moncone ombelicale del neonato

Il cordone ombelicale contiene due arterie, una vena, l’allantoide, il residuo del dotto mesenterico, una sostanza gelatinosa (gelatina di Wharton); il suo rivestimento deriva dall’amnios (sacco amniotico).

Alla nascita, con la recisione del cordone ombelicale, parte di queste strutture rimane alla base. I vasi sanguigni sono funzionalmente chiusi grazie alla contrattilità della loro tonaca muscolare (le arterie possiedono buona capacità contrattile, mentre quella della vena è inferiore), ma permangono anatomicamente pervi per 15-20 giorni.

Le arterie si trasformano poi nei legamenti ombelicali laterali e la vena invece nel legamento rotondo. La porzione di allantoide residua è destinata a trasformarsi in un legamento fibroso, l’uraco; questo contribuirà successivamente a tenere saldamente connesso l’apice della vescica alla parete addominale ventrale, formando il legamento ombelicale mediano.

Durante le prime tre settimane di vita del neonato, nelle quali si verificano i processi involutivi appena descritti, i vasi ombelicali e la ferita possono rappresentare potenziali porte di ingresso per infezioni. Il moncone ombelicale si secca progressivamente, lasciando posto a una cicatrice che si retrae e cade dopo 6-8 giorni dalla nascita.

Possibili patologie derivanti dall’igiene del moncone ombelicale del neonato

La ferita ombelicale guarisce generalmente entro 12-15 giorni di vita in assenza di patologia in atto e il tessuto cicatriziale viene ricoperto da un sottile strato di pelle. Le patologie più comuni del moncone ombelicale, in ordine di frequenza, possono essere:

• l’infezione del moncone ombelicale;

• il granuloma;

• l’emorragia;

• l’ernia ombelicale

Infezione del moncone ombelicale

L’infezione del moncone ombelicale può essere causata da qualsiasi batterio piogeno. In fase iniziale, le manifestazioni cliniche possono essere minime sia in caso di infiammazione superficiale (eritema della regione peri-ombelicale, ritardo e difficoltà di essicazione del moncone ombelicale) sia in caso di infezione più profonda.

Per questo motivo, il potenziale pericolo di una diffusione ematogena e di possibile estensione al peritoneo e al fegato non devono essere mai trascurati. Sotto controllo Specialistico pediatrico deve essere intrapresa tempestiva antibioticoterapia in caso di infezione non superficiale e incisione chirurgica e drenaggio in caso di formazione di ascesso.

Granuloma ombelicale

La presenza di organismi saprofiti che hanno colonizzato la pelle del neonato, associata a norme igieniche poco scrupolose, può talvolta condurre alla formazione di tessuto di granulazione alla base del cordone. Generalmente si ottengono buoni risultati detergendo con alcol etilico (al 96%) più volte al giorno.

Se l’infezione è sostenuta da organismi patogeni aggressivi, si può assistere alla persistenza, alla base dell’ombelico, di tessuto di granulazione esuberante (soffice, rosso scuro o rosa, vascolare e granulare, anche con secrezione
siero-purulenta). In questa evenienza, oltre alla detersione già descritta, il trattamento consiste nella cauterizzazione con nitrato di argento, che deve essere ripetuta a intervalli di parecchi giorni, fino a quando la base della ferita ombelicale è asciutta.

Emorragia ombelicale

Può essere dovuta a piccolo trauma locale, a legatura impropria del cordone ombelicale oppure a difetto nella formazione del trombo. Può essere anche indicativa di malattia emorragica neonatale (deficit di vitamina K), ma anche di infezione locale e sistemica.

L’attenta e frequente osservazione del neonato nei primi giorni di vita permette di riconoscere prontamente un’emorragia e l’eventuale causa.

Ernia ombelicale

È dovuta a chiusura imperfetta o debolezza dell’anello ombelicale ed è spesso associata a diastasi
(allontanamento dalla linea mediana del corpo della parte destra e sinistra) del muscolo retto addominale. Risulta più frequente nei neonati di basso peso alla nascita; si presenta come una soffice tumefazione ricoperta da cute che protrude durante il pianto, i colpi di tosse e può essere ridotta facilmente attraverso l’anello fibroso nell’ombelico con delicata digito-pressione.


L’ernia è costituita da omento (tonaca sierosa con funzione protettiva che riveste i visceri addominali) o da porzione di piccolo intestino. La dimensione del difetto varia da meno di 1 centimetro di diametro fino a 5 centimetri; sono molto rare quelle più ampie.

La maggior parte delle ernie ombelicali che si manifestano prima dei 6 mesi scompare spontaneamente entro l’anno di età. Esiste accordo unanime nel ritenere il “bendaggio” inefficace e che la valutazione specialistica chirurgica sia opportuna tra i 6 e i 12 mesi, al fine di definire l’entità dell’ernia. Lo strozzamento dell’ernia è un evento estremamente raro ed è funzione del diametro dell’ernia stessa.

Aggiornamenti di pediatria per il farmacista: il corso ECM

Dal momento della dimissione dal nido, le occasioni in cui la famiglia cerca il sostegno del farmacista di comunità per i bisogni del bambino sono molteplici. Per poter svolgere il proprio ruolo, mirato agli aspetti sanitari e di salute dei piccoli pazienti, è auspicabile che anche il farmacista, professionista esperto del farmaco, possa acquisire un’adeguata formazione in ambito pediatrico.

Quest’ultima non dovrebbe possibilmente mai trascurare anche gli aspetti emozionali, relazionali e affettivi che contraddistinguono la comunicazione profonda tra neo-genitori e figli, al fine di poter orientare e rafforzare con delicatezza tutti gli adulti nella nuova ed entusiasmante avventura dell’accompagnamento educativo; dei genitori, dei nonni e di tutti coloro cui i bambini stanno a cuore.

 

 

Igiene del neonato: focus sul trattamento del moncone ombelicale - Ultima modifica: 2023-04-05T15:00:39+02:00 da Letizia Vincentelli

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