L’accoglienza del paziente pediatrico: il ruolo dell’ASO

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L’assistente di studio odontoiatrico (ASO) deve rappresentare un ottimo “biglietto da visita” per lo studio e per tutto il team professionale. Una parte importante del lavoro dell’ASO riguarda infatti l’accoglienza del paziente.
Per il paziente pediatrico, è richiesta senza alcun dubbio un’accoglienza speciale.


In questo articolo approfondiamo il tema dell’accoglienza del paziente pediatrico nello studio odontoiatrico, con consigli utili per instaurare un rapporto di fiducia e complicità con i piccoli pazienti.

L’accoglienza telefonica

La cura e l’attenzione per il piccolo paziente passano anche attraverso la telefonata con i genitori. L’ASO deve presentarsi gentile e disponibile a fornire tutte le indicazioni di cui il genitore ha bisogno.
Utilizzare un linguaggio chiaro e comprensibile accompagnato da un tono di voce dolce ed accogliente.

Rispondere al telefono con il sorriso è la prima regola da seguire: se sorridi mentre parli, si sente!

Quali dati deve richiedere l’ASO ai genitori durante la telefonata?

I dati più importanti che l’ASO deve raccogliere durante la telefonata riguardano:
• l’età del bambino/a;
• il motivo della visita;
esperienze odontoiatriche pregresse (siano state queste positive o negative);
documentazione radiologica pregressa;

In presenza di emergenze odontoiatriche (traumi dentali, presenza di gonfiore e/o forte dolore, denti in “doppia fila”) è necessario tranquillizzare il genitore, indagare in merito ai tempi ed alle modalità dell’urgenza e cercare di fissare un appuntamento nel più breve tempo possibile.

L’accoglienza del paziente pediatrico: in studio

La sala d’attesa

La sala d’attesa è il primo spazio con cui il paziente pediatrico si confronta.
E’ consigliabile attrezzare una parte di questa con giochi, libri e colori con cui il piccolo si possa distrarre e divertire, così da presentare l’ambiente in modo familiare, giocoso e a misura di bambino.
In questo modo mentre il piccolo è distratto, il genitore compila l’anamnesi patologica e psicologica del bambino.

E’ importante inoltre cercare di ridurre al minimo i tempi d’attesa, così da evitare ansia e stress crescenti nel piccolo paziente.

La prima visita

Durante questo appuntamento avviene il primo incontro tra l’Odontoiatra e il paziente pediatrico.
L’obiettivo del primo incontro è quello di promuovere la collaborazione.

L’ASO rappresenta una figura protettiva e rassicurante con cui il bambino può confidarsi: un vero “alleato”.
Viene utilizzata dal più piccolo come mezzo di comunicazione con l’odontoiatra.

Il ruolo dell’ASO è quello di collaborare insieme all’Odontoiatra nel favorire l’adattamento del bambino al nuovo ambiente ed insieme spiegare e mostrare tutto quello che verrà fatto (tecnica Tell, Show, Do).

L’ accoglienza del paziente pediatrico: 4 consigli pratici per la prima visita

Qui di seguito forniamo alcuni consigli pratici da adottare durante la prima visita del piccolo paziente:

1- È meglio presentarsi senza guanti o con strumenti di lavoro in mano lasciando il bambino in braccio al genitore, se lo desidera. 

2- Evitare di utilizzare parole con implicazioni ansiogene (quali ago, puntura, trapano, dolore), che potrebbero spaventare il piccolo e comprometterne la collaborazione.

3-Sfruttare una nomenclatura di fantasia per tutti gli oggetti che evocano paura (per esempio, siringa aria-acqua).

4- Adattare il proprio livello comunicativo e comportamentale in relazione all’età del bambino

Come ridurre l’ansia nel paziente pediatrico

L’assistente di studio deve conoscere ed applicare tutte quelle tecniche in grado di ridurre l’ansia dentale nel soggetto di età pediatrica:
• la “distrazione
• il “rinforzo positivo
• la comunicazione non verbale
• il “live modelling

Il “live modelling” si è dimostrato essere molto efficiente e consiste nel prendere a modello il genitore o il fratello/sorella maggiore per ciò che verrà eseguito sul piccolo paziente.

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Lo scopo di questo corso è di fornire indicazioni pratiche e di facile attuazione per gestire al meglio i piccoli pazienti e la loro famiglia.


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L’accoglienza del paziente pediatrico: il ruolo dell’ASO - Ultima modifica: 2024-03-27T15:13:08+01:00 da Gaia Parisi

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