Corso di aggiornamento ASO “Ergonomia di lavoro e postura: come prevenire i disturbi muscolo-scheletrici”

Indice dell'articolo

In questo articolo vediamo i principali contenuti del corso di aggiornamento per l’ASO “Ergonomia di lavoro e postura: come prevenire i disturbi muscolo-scheletrici”.

Ergonomia: che cos’è?

L’Ergonomia è la disciplina scientifica che si occupa dei problemi relativi al lavoro umano in rapporto alla progettazione delle macchine e degli ambienti di lavoro.

La si può definire la disciplina che studia:
• il lavoro dell’uomo e l’uomo al lavoro;
• le condizioni e l’ambiente di lavoro, per adattarli alle esigenze psicofisiche del lavoratore.

Il suo scopo è quello di consentire l’ottimizzazione dell’efficacia e dell’efficienza del lavoro svolto.

Ergonomia: quali sono le finalità?

Le finalità dell’ergonomia sono:

Migliorare la qualità dei servizi erogati.

Ridurre i tempi e aumentare la quantità.

Migliorare la sicurezza e la qualità di vita degli operatori.

Migliorare sicurezza, comfort e soddisfazione dei pazienti.

L’ergonomia non è solo questo, i suoi principi si possono applicare a molteplici aspetti in uno studio odontoiatrico, a partire dalla sua progettazione nella scelta di spazi, disposizioni, percorsi e allestimenti.

L’Ergonomia è un’alleata dell’odontoiatria perché quando applicata nella sua interezza i suoi benefici permettono a tutto il team di lavorare al meglio.
Limitare drasticamente la fatica e lo stress lavorativo porterà grande giovamento alla qualità del lavoro stesso all’intero team.  
Ecco perché un nuovo criterio di valutazione dell’ergonomia odontoiatrica è il concetto di team, la valutazione del lavoro di gruppo.

Ergonomia e postura: le posizioni di lavoro e i loro effetti

Oggi la letteratura medica e scientifica ci ha aiutato a comprendere che si può lavorare bene, in posizioni ergonomiche, prevenendo disturbi muscolo‐scheletrici.

Lavorando alla poltrona, ogni volta che la linea di gravità si allontana dalla sua sede ideale, dalla posizione neutra, per un piegamento, una torsione o una flessione, viene messo in moto tutto il meccanismo muscolare e si ampliano le curvature della colonna/rachide;  in altre parole viene dato inizio a un lavoro muscolare che genera fatica e con il tempo rigidità muscolare.

Sarebbe necessario limitare al massimo movimenti che implicano uno spostamento della linea di gravità dalla posizione neutra, contrastando queste posizioni alterate con opportune posizioni corrette.

È consigliabile eliminare il più possibile la posizione di lavoro in piedi e posture viziate protratte nel tempo.
Le ragioni per la quale spesso l’assistente di studio odontoiatrico si trova a lavorare in piedi sono:

• la scarsa visibilità

• quando il paziente inclina la testa troppo verso l’operatore perché da lui richiesto;

• la scorretta posizione dell’altezza della poltrona;

non è presente il seggiolino per l’assistente

Lavorare in piedi per eseguire le prestazioni odontoiatriche, significa essere costretti a un piegamento del busto in avanti, seguito da una flesso‐torsione per raggiungere gli strumenti posizionati sulla faretra e per l’aspirazione.
Il mantenimento per diverse ore di questa posizione sfavorevole, nel lungo periodo, determina fatica muscolare e a lungo andare una patologia allarmante.

Ergonomia: gli effetti degli errori posturali

La diretta conseguenza di una postura errata favorisce la comparsa di una patologia algica già nei primi anni e trova il suo acume tra i 45‐60 anni in un elevato numero di professionisti, circa il 64‐93% dei dentisti. Questa posizione anomala, che genera fatica, provoca con il passare degli anni disturbi permanenti della circolazione, degli arti inferiori con comparsa di varici e possiamo aggiungere: dolori muscolari e scheletrici, asimmetria, dolori agli arti.

Questi errori posturali contribuiscono in maniera significativa a un sovraccarico dell’intero sistema muscolo‐scheletrico per entrambi gli operatori ‐ odontoiatra e assistente ‐ e rendono il lavoro pesante, pericoloso e con una riduzione della produttività, con un aumento del tasso di congedo per motivi di salute e del pensionamento precoce dall’attività professionale.
Queste condizioni disfunzionali possono avere un impatto negativo sulle attività della vita quotidiana, condizionando frequentemente in senso negativo la percezione della qualità della vita.

Per prevenire i disturbi muscolo‐scheletrici è indispensabile che l’ambiente lavorativo (setting) e cioè che lo studio sia progettato in maniera ergonomica, che la disposizione di mobili e attrezzature siano posizionati in modo da limitare i movimenti corporei e farci alzare, mentre lavoriamo alla poltrona, il meno possibile.

Ergonomia e attrezzature utili

Uno studio progettato in maniera ergonomica permetterà all’assistente di avere attrezzatura, strumenti e materiali a portata di mano, senza che debba alzarsi in continuazione sprecando energie e tempo, allungando le prestazioni.

Per quanto la preparazione della sala operativa venga effettuata in anticipo, durante la terapia potrebbero esserci dei cambi di programma, ad esempio un’otturazione trasformarsi in una terapia canalare, con la necessità di diversa strumentazione e materiali. Avere la possibilità di utilizzare dei servomobili, da posizionare nelle vicinanze della testa del paziente, renderanno il lavoro ergonomico.

Anche la sistemazione nei cassetti degli strumenti, raggruppati per tipologia di prestazioni, permetterà risparmio di tempo. Posizionare lo strumentario nelle immediate vicinanze della poltrona, renderà più semplice ed ergonomico raggiungere i cassetti senza fare fatica e senza doversi alzare.

Come abbiamo visto l’ergonomia è una scienza dai tanti risvolti, aspetto fisico e psicologico vanno di pari passo, lavorare bene in modo razionale e organizzato, significa ridurre lo stress, aumentare la concentrazione, essere più disponibili nei rapporti interpersonali, sia tra i membri del team che con i pazienti.
Con questo clima positivo, anche il paziente ne trarrà beneficio sentendosi protetto, messo al centro dell’attenzione.

Scopri il corso

L’articolo è tratto dal corso di aggiornamento per l’ASO “Ergonomia di lavoro e postura: come prevenire i disturbi muscolo-scheletrici“.
Il corso è interamente online in modalità asincrona ed ha una durata di 3 ore, composto da video lezioni con video pratici e slide scaricabili in pdf.

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Corso di aggiornamento ASO “Ergonomia di lavoro e postura: come prevenire i disturbi muscolo-scheletrici” - Ultima modifica: 2023-07-07T15:32:43+02:00 da Gaia Parisi

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