Svezzamento – Il Consiglio del farmacista

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Lo svezzamento (o divezzamento) è un momento fondamentale del percorso di crescita del bambino nella prima infanzia, perché costituisce il passaggio dal mondo quasi chiuso della diade madre (nutrice)-bambino, proprio dell’allattamento al seno, a un’apertura verso il mondo esterno, basata sull’introduzione di nuovi alimenti e sull’ingresso nella vita del bambino di nuovi soggetti come possibili fornitori di cibo.

Definizione di svezzamento

Lo svezzamento (letteralmente togliere il vezzo, cioè l’allattamento al seno) è un periodo, nel corso del primo anno di vita, durante il quale nell’alimentazione esclusiva di latte materno o di latte formulato vengono gradualmente introdotti nella dieta del bambino alimenti sottoposti a una preparazione speciale, per arrivare alla fine a una dieta per adulti modificata.

L’introduzione di alimenti solidi o semi-solidi diversi dal latte non implica la necessità di interrompere l’allattamento, in quanto per tutto il primo anno di vita il bambino dovrebbe ricevere attraverso il latte la maggior parte del nutrimento e delle calorie a lui necessarie.

Per questi motivi il termine “divezzamento” o “svezzamento” può risultare ambiguo e dovrebbe essere sostituito col termine “alimentazione complementare”, così da rendere esplicita la natura integrativa delle pappe nei confronti dell’allattamento.

Svezzamento: il valore psicosociale

Questo momento non ha solo il significato nutrizionale di assicurare una diversificazione e un arricchimento della dieta
allo scopo di potenziare la crescita e la salute di quel particolare individuo, ma anche un’importante valenza psicosociale in una delicata fase dello sviluppo del bambino.

Se, sotto il profilo nutrizionale, la base razionale del divezzamento è che un’alimentazione solo lattea, dopo una certa età, non fornisce più un apporto nutritivo completo per una crescita corretta, sotto il profilo dello sviluppo neuro-cognitivo offrire un nuovo tipo di alimentazione rappresenta anche una nuova significativa tappa nella crescita del bambino, in grado di promuovere il suo cammino verso l’autonomia.

Inoltre, alimentarsi con cibo solido non rappresenta più un semplice esercizio di suzione/deglutizione, ma richiede la partecipazione del corpo (collo, capo, postura, coordinazione occhi-mani-bocca etc.) e l’acquisizione di nuove competenze neuromuscolari.

Svezzamento: un atto non solo nutrizionale

La nuova capacità del bambino di esprimere fame, sazietà e piacere si esprime in comportamenti che il genitore (o caregiver) deve saper osservare e ascoltare per dare risposte adeguate.
In tal modo si costruisce un “nuovo” rapporto tra i genitori e il bambino, favorendo in entrambi lo sviluppo di componenti psicologiche e relazionali.
Limitare l’esperienza dello svezzamento a un atto esclusivamente nutrizionale spoglierebbe questo momento della crescita di importanti valenze.

Maturazione fisiologica e neurologica

I dati scientifici disponibili suggeriscono che la maturazione fisiologica delle funzionalità renale e gastrointestinale necessarie per metabolizzare alimenti di natura non lattea sia adeguata dall’età di 4 mesi. A riguardo della funzione renale, essa, prima del 4°-6° mese, non è in grado di sopportare elevati carichi proteici e neppure elevati carichi osmolari legati a cloro, sodio, potassio, fosforo, soluti del metabolismo proteico.

Per quanto riguarda la funzione gastrointestinale, è noto che l’esposizione ai solidi e la transizione da una dieta a elevato contenuto di grassi a una ad alto contenuto di carboidrati è associata a risposte ormonali sistemiche e locali (insulina, ormoni surrenalici, enteroormoni) di adattamento del metabolismo e delle funzioni digestive alla natura degli alimenti ingeriti, in modo da favorire la maturazione di alcune funzioni e/o stimolare attività enzimatiche.
Così, in larga misura, la maturazione gastrointestinale è guidata proprio dai cibi ingeriti.

Anche il sistema immunitario di mucosa associato all’apparato digestivo già dal terzo mese di vita evolve verso la produzione di IgA secretorie e riduce la permeabilità intestinale, serrando le giunzioni tra le cellule della mucosa (fenomeno noto come “chiusura dell’intestino”).

Per quanto riguarda lo sviluppo neurologico e comportamentale, sappiamo che, come per qualsiasi capacità motoria, esiste un intervallo di età in cui il bambino acquisisce le competenze necessarie per il sicuro ed efficace passaggio a una dieta mista.

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Svezzamento – Il Consiglio del farmacista - Ultima modifica: 2023-05-15T16:42:41+02:00 da Gaia Parisi

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