Il lembo di bolla di Bichat rappresenta un’arma chirurgica ricostruttiva importante in chirurgia orale e maxillofacciale. La sua abbondante vascolarizzazione, proveniente in gran parte dalla profondità della loggia pterigo-mascellare, permette di allestirlo con alta affidabilità per colmare perdite di sostanza postero-laterali del mascellare superiore. La popolarità e diffusione della tecnica di rialzo del seno mascellare comporta la frequente lacerazione della membrana sinusale, in percentuali variabili tra il 7% e il 35%. Difetti ampi, superiori ai 10 millimetri, possono facilmente essere riparati trasponendo l’adattabile tessuto adiposo della bolla di Bichat, consentendo al contempo l’innesto di osso e idrossiapatite. Anche le fistole oro-sinusali possono essere chiuse in modo affidabile dalla bolla di Bichat, che può eventualmente fungere da base vascolare di appoggio per un secondo lembo, di mucosa vestibolare. Infine, perdite di sostanza mascellare e palatale conseguenti ad asportazioni oncologiche contenute entro 2,5 cm di diametro, possono ugualmente venire riparate con questo facile strumento chirurgico. Il successo del lembo di bolla di Bichat risiede nella sua facilità di allestimento, anche in anestesia locale, l’immediata vicinanza alla sede chirurgica da riparare e la sua bassissima morbilità.